Ai sensi dell’art 57 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 (Testo Unico sul pubblico impiego che contiene le norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), come modificato dall’art 21 della legge 4 novembre 2010, n. 183, le pubbliche amministrazioni devono costituire "al proprio interno, (…) senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il "Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni" (CUG).
Il Comitato unico di garanzia (CUG) ha sostituito i comitati per le pari opportunità e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, che erano stati costituiti in applicazione della contrattazione collettiva, unificando le competenze in un solo organismo, dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni.
La costituzione dei CUG, quindi, rappresenta un adempimento obbligatorio per le Pubbliche Amministrazioni.
Il Comitato unico di garanzia, all'interno dell'amministrazione pubblica, ha compiti propositivi, consultivi e di verifica e contribuisce all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, migliorando l'efficienza delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori.
Per disposizione legislativa, le modalità di funzionamento dei Comitati unici di garanzia sono state disciplinate da linee guida contenute nella direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 4 marzo 2011 "Linee guida sulle modalità di funzionamento dei "Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni".
Il CUG è un organismo paritetico ed è formato in pari numero da rappresentanti dell'amministrazione e componenti designati da ciascuna delle organizzazioni sindacali rappresentative. Per quanto riguarda i componenti di parte pubblica, nella composizione del CUG devono essere rappresentate, per quanto possibile, tutte le componenti del personale e le diverse aree funzionali, comunque in servizio presso l’amministrazione.
Il CUG dell’Agenzia è stato costituito nel 2014 in attuazione della deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia n. 24/2013 del 23/09/2013.
Con determinazione del direttore generale n. 729 del 18 ottobre 2023, a seguito di procedura di selezione dei componenti interni e di designazione da parte dei sindacati, è stato nominato, il nuovo CUG, i cui componenti dureranno in carica quattro anni dalla data del provvedimento di nomina, ossia fino al 17 ottobre 2027:
- in rappresentanza dell’Agenzia:
Componenti titolari | Componenti supplenti |
Bellotto Silvia (con funzione di presidente) | |
Borgarello Annalisa | Pace Eileen |
Perri Enrico |
- in rappresentanza delle organizzazioni sindacali (indicate in parentesi)
Componenti titolari | Componenti supplenti |
Voglino Laura
(UIL FPL Torino e Piemonte) |
Acconciaioco Michele
(UIL FPL Torino e Piemonte) |
Serra Luigi
(CSA Coordinamento sindacale autonomo) |
non designato |
Valentina VERNACI
(FP CGIL) |
non designato |
Il CUG è un organismo di garanzia che ai sensi articolo 57, comma 03, del d.lgs. n. 165 del 2001 esercita compiti propositivi, consultivi e di verifica, così come definiti nelle "Linee guida sulle modalità di funzionamento dei "Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni" emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 4/03/2011, aggiornate con la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 2/2019 “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche”.
Le funzioni del Comitato si esauriscono nell’ambito interno all’Agenzia; infatti beneficiari della sua attività sono le/i dipendenti dell’Amministrazione.
- Propositivi su:
- predisposizione di piani di azioni positive, per favorire l'uguaglianza sostanziale sul lavoro tra uomini e donne; l’uguaglianza sostanziale sul lavoro tra uomini e donne, le condizioni di benessere lavorativo, nonché a prevenire o rimuovere situazioni di discriminazione o violenze morali, psicologiche, mobbing, disagio organizzativo, all’interno dell’amministrazione pubblica;
- promozione e/o potenziamento di ogni iniziativa diretta ad attuare politiche di conciliazione vita privata/lavoro e quanto necessario per consentire la diffusione della cultura delle pari opportunità;
- temi che rientrano nella propria competenza ai fini della contrattazione integrativa
- iniziative volte ad attuare le direttive comunitarie per l'affermazione sul lavoro della pari dignità delle persone nonché azioni positive al riguardo;
- analisi e programmazione di genere che considerino le esigenze delle donne e quelle degli uomini (es. bilancio di genere);
- diffusione delle conoscenze ed esperienze, nonché di altri elementi informativi, documentali, tecnici e statistici sui problemi delle pari opportunità e sulle possibili soluzioni adottate da altre amministrazioni o enti, anche in collaborazione con la Consigliera di parità del territorio di riferimento;
- azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo;
- azioni positive, interventi e progetti, quali indagini di clima, codici etici e di condotta, idonei a prevenire o rimuovere situazioni di discriminazioni o violenze sessuali, morali o psicologiche -mobbing- nell'amministrazione pubblica di appartenenza.
- Consultivi, formulando pareri su:
- progetti di riorganizzazione dell'amministrazione di appartenenza;
- piani di formazione del personale;
- orari di lavoro, forme di flessibilità lavorativa e interventi di conciliazione;
- criteri di valutazione del personale,
- contrattazione integrativa sui temi che rientrano nelle proprie competenze.
- Di verifica su:
- risultati delle azioni positive, dei progetti e delle buone pratiche in materia di pari opportunità;
- esiti delle azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo;
- esiti delle azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro -mobbing;
- assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all'età, all'orientamento sessuale, alla razza, all'origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell'accesso, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, promozione negli avanzamenti di carriera, nella sicurezza sul lavoro.
Con riferimento ai compiti di verifica, i Comitati unici di garanzia devono presentare, entro il 30 marzo di ogni anno, agli organi di indirizzo politico-amministrativo, una Relazione sulla situazione del personale dell’ente di appartenenza riferita all’anno precedente, riguardante l'attuazione dei principi di parità, di pari opportunità, di benessere organizzativo, contrasto alle discriminazioni ed alle molestie sessuali, morali e psicologiche nei luoghi di lavoro.
Per permettere al CUG di svolgere i compiti di verifica, l’amministrazione trasmette al CUG una propria relazione contenenti le informazioni necessarie entro il 1° marzo di ciascun anno.
A partire dal 2020, il CUG dell’Agenzia si è accreditato al Portale nazionale dei CUG (https://portalecug.gov.it/) promosso dalla Funzione Pubblica e dal medesimo anno l’Amministrazione e il CUG elaborano le relazioni utilizzando i format del portale.
Uno dei compiti propositivi del CUG, come detto, consiste nella predisposizione di piani di azioni positive la cui adozione compete all’Amministrazione.
Al riguardo, il d.lgs. n. 198 del 2006 recante “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna”, all’articolo 48, intitolato “Azioni positive nelle pubbliche amministrazioni” stabilisce che le amministrazioni pubbliche predispongano Piani triennali di azioni positive tendenti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione delle pari opportunità nel lavoro.
Le azioni positive contenute nei Piani di Azioni Positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza formale, mirano a rimuovere gli ostacoli alla piena ed effettiva parità di opportunità tra donne e uomini. Sono misure "speciali", in quanto non generali ma specifiche e ben definite, che intervengono in un determinato contesto per eliminare ogni forma di discriminazione, sia diretta che indiretta e "temporanee", in quanto necessarie fintanto si rilevi una disparità di trattamento tra donne e uomini.
L’Agenzia ha adottato nel corso degli anni i propri Piani di Azioni positive sulla base delle proposte formulate dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) nell’ambito dei compiti propositivi attribuiti al medesimo.
I Piani di Azioni Positive dell’Agenzia non si limitano a prevedere azioni volte a rimuovere le disuguaglianze di genere (uomo/donna), ma in conformità alle finalità indicate nelle direttive ministeriali contengono azioni che fanno riferimento ad ulteriori ambiti di intervento: contrasto alle discriminazioni; sensibilizzazione e informazione in materia di parità di genere e in materia di molestie, violenze di genere, mobbing e discriminazione; promozione della conciliazione dei tempi di vita e lavoro; formazione del personale, benessere organizzativo.
Come noto, il Piano delle azioni positive costituisce uno dei piani e dei programmi che ai sensi del D.P.R. 24 giugno 2022 n.81 sono stati assorbiti dal Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO).
A decorrere dal periodo di riferimento 2022-2024, pertanto, le azioni positive vengono approvate dall’Agenzia in allegato al PIAO.
I CUG nel tempo costituiti nei diversi Enti pubblici fin da subito hanno sentito l’esigenza di un reciproco confronto, per
- uno scambio virtuoso di idee,
- competenze e buone prassi,
- condividere azioni comuni,
- organizzare eventi tematici comuni,
- dare maggior visibilità ai CUG,
- mettere in condivisione professionalità,
- darsi aiuto reciproco nella risoluzione di problematiche comuni.
Da questa esigenza sono nate numerose Reti dei CUG sia livello locale che nazionale.
Il CUG dell’Agenzia a decorrere da giugno 2015 aderisce alla Rete dei CUG della Città di Torino e da luglio 2021 aderisce alla Rete Nazionale dei CUG.